Nato e cresciuto in un ambiente musicale (il padre Carlo, musicista poliedrico, suonava vari strumenti ed era direttore della Schola Cantorum parrocchiale e della banda di Volongo), già da bambino Aristide Tira assisteva alle prove che le orchestrine del papà tenevano in casa sua, nello stanzone della cesteria.
Sotto la guida del padre e grazie alla notevole predisposizione ha imparato precocemente: a 8 anni già suonava la chitarra e a 12 la tromba nella banda.
Durante il servizio militare è stato prima tromba e flicornino solista nell’80° Reggimento Fanteria di Orvieto.
Ha frequentato con profitto la sezione di chitarra jazz dell’INSJ (Istituto Nazionale Studi Jazz) di Parma sotto la guida del maestro Filippo D’Accò.
Ha fatto parte, in qualità di chitarrista, di varie formazioni musicali, tra le quali gli Angeli Negri dei fratelli Andreoli, notevoli musicisti poi approdati in varie orchestre sinfoniche, coi quali intrattiene tutt’ora ottimi rapporti di amicizia e collaborazione, specialmente con Arturo Andreoli che è stato per vari anni presidente della sezione italiana del WASBE (World Association for Synphonic Bands and Ensembles), cioè l’organo che rappresenta le associazioni bandistiche mondiali.
Ha collaborato con gli Opera madre, tra i cui componenti iniziava la carriera la cantante Ivana Spagna, mantenendo con essa un saldo rapporto di amicizia.
Aristide Tira ha in seguito frequentato i corsi per maestri direttori di banda organizzati dal Coordinamento delle Bande Musicali Cremonesi sotto la guida dei docenti Arturo Andreoli, Lorenzo Della Fonte, Emiliano Gusperti e lo statunitense Eugene Migliaro Corporon ed ha partecipato inoltre ad un corso di direzione sotto la guida del maestro Denis Salvini.
Alla morte del padre avvenuta il 9 maggio 2005, Aristide Tira assume ufficialmente la direzione del Corpo Bandistico Volonghese (poi rinominato Banda Musicale “Carlo Tira” di Volongo) anche se di fatto lo faceva già da qualche anno, vista l’impossibilità del padre a proseguire in questa tanto impegnativa quanto disinteressata attività.